Fabrizio Menchini Fabris

“La Storia dell’Andrologia in Italia”

 

Una premessa che è di per sé globalizzante, con al centro un uomo che della vita ne ha colto l’opportunità preziosa e della professione uno dei sistemi della continuità. Inizia così, con una intervista, la “Storia dell’andrologia italiana”, Edizioni ETS di Pisa, come l’ha vissuta il prof. Fabrizio Menchini-Fabris, uno dei maestri italiani di andrologia: la scienza medica che studia la sessualità e la funzione riproduttiva del maschio.

Ogni intervento finalizzato al beneficio di una persona, in qualsiasi campo beninteso, può ben tradursi  in rivelazione, una quasi missione che l’esperienza e il tempo caratterizzano e definiscono come tale. L’inserimento del Prof. Fabrizio Menchini–Fabris sembra essere pre-destinato in quanto è possibile coglierlo nella contemporaneità, tempo in cui si gioca la partita del futuro, ma già a partire da domani,  e in cui gli effetti, a volte devastanti della modernità o mal sostenuti dalla gente, impongono osservazioni mirate, analisi globali, confronti con domini che apparentemente non avrebbero nulla a che vedere con l’andrologia e con la sanità in generale. E’ il problema di oggi, che impone trasversalità tra sanità e istruzione, tra legalità e sistema di vita, tra sobrietà e condotta umana, ma non solo. Pertanto, lungi dal considerare il beneficio fine a stesso, ecco allora che la consapevolezza del dove si va a parare rimane fondamentale in quanto questo scorcio di tempo in cui, spesso, si è costretti a rimanere senza risposta perché mancano le spiegazioni e le motivazioni; si finisce col lasciare ampio margine al silenzio, o magari alla fortuna, oppure al caso che riesce persino a determinare la nostra vittoria o la nostra sconfitta.

Il palmares di Menchini-Fabris è fondato sulla parola e sull’uomo. Ci vanno in tanti, da lui, per sentirsi uomini… e molto spesso il sentirsi uomini significa essere o divenire dotati, dopo aver fatto il pieno  di false immagini e di finte prestazioni che annichiliscono la capacità e sviluppano l’ansia e quindi il torpore. Ancora business e crollo umano. Il sesso è il pensiero del corpo e non la verifica di una forza che non è stata realizzata e quindi risulta essere incapace di sostenere qualsiasi sforzo.

La preoccupazione rimane l’ambiente, ma anche il progresso in termini di faccende e business, come la liberalizzazione della antica dignità femminile che va ormai imponendo stereotipi  sempre più familiari e ai quali ci stiamo, implacabilmente, abituando. Non so se sia ancora un bene conservare la continuità e non fare del proprio corpo un giocattolo da ostentare e far desiderare, oppure se non conviene cominciare a pensare al proprio corpo come alla propria mente: costruirla nella educazione. Qualsiasi ipotesi è prematura, di certo vanno crollando i valori affettivi, quelli del rispetto, della custodia, e persino quelli della gelosia… ma questo riguarda la psicologia e quindi la sociologia, a conferma, appunto, della intersettorialità alla quale si è accennato per conoscerci meglio.

Menchini-Fabris rimane un anello importante in quella catena che lega gli uomini di oggi a quelli di ieri, in quanto si pone quale tramite di un sistema ben più complesso della stessa necessità o bisogno individuale, come quello della venuta meno della fiducia e come quello di un problema qualsiasi, congenito, che magari è sempre esistito.  Il prof. Menchini-Fabris ha operato in quella sfera in cui essere uomini oggi significa possedere la piena armonia del corpo fino ad andare a scoprire e scrutare il nirvana stesso della esistenza individuale e quindi collettiva, riuscendo ad abbellire la vita di tutti, ma soprattutto ad infondere la consapevolezza che, in un mare di difficoltà e di leggerezze, esiste chi nuota per portare a riva la fiaccola sempre viva del vero progresso e della speranza. Problemi di ieri, ma anche e soprattutto problemi di oggi, ad iniziare dal più diffuso riguardante le dimensioni e, a seguire, alle malformazioni, alle piccole curvature, alle placche e ai noduli; lo stress e le sue terribili conseguenze sulla sessualità, sul desiderio e sulla fertilità. Una sfera di studio molto complessa soprattutto perché lega fortemente il corpo e lo spirito.

Il sociologo Agostino Palazzo, figlio eletto della fervida Puglia, nell’atto costitutivo della Società Italiana di Andrologia, suggerì che essa: “Ha lo scopo di promuovere studi sui problemi fisiopatologici, clinici e socio antropologici attinenti la sfera sessuale maschile.”… e non solo, visto che la caduta dei costumi ha persino comportato la caduta degli imperi.